Scrivi qualcosa su Twitter. Ottieni parecchi retweet.
Sei felice, il tuo messaggio sta coinvolgendo più di un utente e aumenta la possibilità di essere conosciuto.
E pensare che avresti addirittura potuto fare meglio! Almeno secondo gli studi condotti da Dan Zarrella su ciò che influenza la probabilità di un retweet per ognuno dei nostri tweet:
Caratteri che incrementano i retweet
Su una base dati di circa 1,2 milioni di tweet, sono 2 i caratteri che maggiormente sembrano avere correlazione con i tweet che più spesso vengono retweetati: hashtag e virgolette.
1) Hashtag
Includere uno o più hashtag in un tweet aumenta la probabilità che il tweet ottenga un retweet di oltre il 55%.
La cosa ha un senso dato che, tra le altre, gli hashtag ti aiutano a far arrivare i tuoi tweet a un pubblico più vasto. Ricordati però di tenere sempre a mente come scegliere e usare il giusto hashtag per il tuo brand o messaggio.
2) Virgolette
Includere le virgolette in un tweet aumenta del 30% la possibilità che sia retweetato rispetto a quelli che non le hanno. Semplice ma efficace!
Potere delle immagini
Che le immagini aumentino la probabilità di un retweet è ormai dato assodato.
Zarrella si è concentrato sul come massimizzare questa possibilità e, nello specifico, su come i numeri possano cambiare in base al servizio utilizzato per allegare l’immagine.
Studiando una base di oltre 480,000 tweet, dunque, è emerso che:
1) Sistema nativo di Twitter
I tweet che contengono immagini caricate tramite il sistema nativo di Twitter (pic.twitter.com) hanno avuto quasi il doppio della probabilità di essere retweetate.
2) Twitpic
I tweet che contengono immagini con Twitpic vengono retweetate il 60% delle volte in più. Twitpic è stata una delle prime piattaforme per condividere immagini su Twitter.
3) Instagram
I tweet che contengono immagini di Instagram perdono oltre il 40% di retweet.
4) Facebook
I tweet che contengono immagini di Facebook perdono quasi il 50% dei retweet. È interessante notare come usare altre piattaforme di social media come Instagram e Facebook faccia diminuire i retweet!
Influenza delle call to action
L’importanza delle call to action è ovviamente nota dai tempi nei tempi nel mondo del marketing.
Zarrella ha voluto dunque soffermarsi sulle specifiche parole utilizzate su Twitter e sul modo in cui queste possono influenzare i retweet.
Su una base di oltre 2,7 milioni di tweet è emerso che:
1) La richiesta esplicita funziona
Tra le call to action più potenti sono presenti please help e please retweet. In entrambi i casi, la probabilità di retweet stimata è di oltre il 100%. Consiglio personale: richiedi in maniera così diretta solo quando ha un senso farlo! Altrimenti, potresti rischiare di far passare il tuo messaggio per spam.
2) Le buone maniere sono apprezzate
In generale, tutte le richieste contenenti la parola please ottengono risultati nettamente migliori rispetto alle corrispettive che non la contengono.
3) Il tono pubblicitario non funziona
Non è una sorpresa. Più il tuo tono è simile a un messaggio pubblicitario e meno funziona: per intenderci, una parola come visita risulta essere quella meno efficace tra gli esempi analizzati
Lunghezza dei tweet misurata in caratteri
In questo caso il concetto è semplice: il tweet che funziona meglio è quello più lungo e dettagliato possibile ma che lascia anche spazio di risposta a chi vuole includere la propria opinione.
L’ideale è quindi circa 120 caratteri. Da 100 a 115 caratteri risulta essere ottimale. Oltre i 120, le probabilità di retweet crollano in maniera addirittura drastica.